lunedì 23 novembre 2009

Latet sol in sidere

Nelle Dimore Filosofali spesso, dalle prefazioni di Canseliet fino agli ultimi capitoli di Fulcanelli, testi liturgici cristianivengono citati per indicare al Cercatore una direzione, un segno, o per far scattare nella sua testa (meglio, nel suo Cuore) un'illuminazione improvvisa quanto preziosa.
Nel Capitolo su Louis d'Estissac, in una nota, appare quest'Inno, natalizio come molte altre analoghe citazioni:


Latet sol in sidere,
Oriens in vespere,
Artifex in opere;
Per gratiam
Redditur et traditur
Ad patriam.

Questa la traduzione visibile nell'edizione italiana (a fianco mi permetto, al solito, di farne una 'letterale'):

Il sole è nascosto sotto la stella                            Il sole sta nascosto nella stella
L'Oriente nel tramonto,                                        L'Oriente nel tramonto
L'artigiano è nascosto nell'opera;                          L'Artefice nell'opera;
Con l'aiuto della sua grazia,                                  Mediante la grazia
È reso e riportato                                                E' restituito e trasferito
Alla sua patria.                                                    Alla patria

Naturalmente, come per gli altri testi sacri, sono andato in cerca  di un suo possibile utilizzo musicale, e la prima sorpresa è stata trovare sì un inno (un'elaborazione in forma di carol in una raccolta inglese dell'800)
che contiene questi versi, ma che ha un titolo ben più significativo:





... non è sorprendente? PATREM PARIT FILIA, la Figlia ha partorito il Padre, è sempre la nostra Vergine che,Verbum instar seminis, è fecondata dallo Spirito Santo. Il testo è tutto molto suggestivo, ed alcune considerazioni in proposito sarebbero gradite...

Noldor

3 commenti:

  1. Caro Nold,
    proprio un testo interessante!!!!
    sarebbe altrettanto interessante, magari, postare anche il resto del testo che compare nello spartito. E perchè no, magari sentirlo anche!!!!
    Ovviamente anche con un pochino di traduzione!!!
    Tonneau Rouge

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  2. Caro Signor NOLDOR,

    lei certo sa chi era Pierre de Corbeil, Arcivescovo di Sens. Fu lui a scrivere, attorno al 1200, l'Uffico 'Circumcisio Domini', che stabilì la Festa dell'Asino o Fete-des-Foux nella Diocesi di Sens, di cui parla Fulcanelli nel MdC, in cui un asino veniva condotto all'altar maggiore in mezzo ad una cerimonia molto poco canonica. Ma fu sempre lui che prese parte alla crociata contro gli eretici Albigesi. Un uomo di enorme cultura (Tritemio si spese in lodi sperticate su di lui) e dal carattere pepato; recatosi a Roma per richiedere l'elevazione all'ArciVescovato, dal suo 'discepolo' Lotario di Segni, Papa Innocenzo III, il Pontefice gli ricordò "Ego te episcopavi..."; e lui, di rimando: "Ego te papavi!". Un uomo che istituì un Ufficio Canonico dal testo un tantinello eretico, ma che combattè con le armi l'eresia. Un controsenso, o davvero Fulcanelli aveva ragione quando lo indica come un 'Iniziato'?...
    Comunque non vedo l'ora che lei approfondisca la sua ricerca...ed il testo è - ovviamente - molto intrigante.

    Captain NEMO

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  3. ... la Festa dell'Asino, dunque... certo porterò nuove cose, ma intanto, un flash, guardando la partitura: invertendo le note della prima semifrase, si ottiene il tema di Orientis Partibus, ovvero il carme di Aliboron...

    A presto

    Noldor

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